venerdì 15 marzo 2019

LA STORIA DI CRISTIANO RONALDO

Abbiamo deciso di parlare del più famoso calciatore di questi tempi, CR7, perché il Cristiano Ronaldo che vediamo oggi non è come lo potremmo immaginare da bambino, infatti ha una lunga e commovente storia alle spalle.
Cristiano nacque il 5 febbraio 1985 e la sua nascita fu imprevista.
Il padre gli diede un soprannome di "Ronaldo" perché era un grande fan dell'attore/presidente Ronald Reagan. Nacque e crebbe in uno dei peggiori e poveri quartieri di Funchal, Portogallo, dove viveva in una casa fatta tutta in legno e mattoni nemmeno verniciati e non aveva neppure giocattoli per svagarsi ma solo delle macchinine e un pallone.
Nel 1994/95 iniziò a giocare a calcio nella squadra Nacional e gli allenatori chiesero persino di parlare con i genitori perché non era normale che il bambino fosse così magro. Infatti, alla fine di ogni allenamento gli davano dei panini e zuppe calde per aiutarlo a mettersi in forze; ma, nonostante tutte le difficoltà, lui continuò gli allenamenti per migliorare sempre di più.
L'ultima settimana di agosto del 1997 con i suoi pochi vestiti partì per Lisbona; durante tutto il viaggio pianse perché pensava alla madre che aveva convinto a farlo partire per realizzare il suo sogno. 
Con pochi soldi la madre e la sorella andarono a Funchal per comprarli dei vestiti decorosi:il padre voleva infatti che il figlio desse buone impressioni lontano da casa e non fosse discriminato a causa di una famiglia così povera.
Poco dopo scoprì che suo padre era diventato un alcolista mentre il fratello maggiore aveva problemi di droga, quindi lui pagò la disintossicazione coi pochi soldi che aveva messo da parte. Purtroppo, non riuscì ad aiutare il padre che, dopo poco, morì di alcolismo (lui aveva 20 anni).Fu un’esperienza devastante, ma, grazie alla sua volontá e tenacia riuscì a diventare più forte, sia fisicamente che emotivamente, tanto che arrivò ad essere chiamato dal Manchester United. 
Per questo oggi Ronaldo non assume alcol e aiuta molti bambini in difficoltà e, anche se in tanti lo reputano uno spavaldo, in fondo si è dimostrato estremamente generoso.
Ad esempio, ha aiutato un bambino chiamato Martunis che a 11 anni fu ingaggiato nella vecchia squadra di Ronaldo (il Lisbona).
Tutto il successo avuto nel tempo è stato anche dovuto al suo amico d'infanzia Albert Fantrau che durante una partita in cui entrambi misero in porta 3 gol uno di Albert di testa, uno di Ronaldo e il terzo fatto sempre da Cristiano ma grazie a un assist di Albert. Ronaldo gli chiese il perché gli fece far l'ultimo gol che gli ha permesso di diventare famoso e Albert gli rispose semplicemente che lui era comunque  più forte   e che quindi se lo meritava di più. Adesso Albert non si trova nella migliori delle situazioni ma continua a "sfamare la famiglia" grazie all’aiuto dell’amico Ronaldo che non se ne dimenticato.









-Nicolas Poerio
-Christian Massa







Tutte le news dal video: Cristiano Ronaldo, storia di un fuoriclasse dall'infanzia durissima (Iena sapiens)

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